L'arte di degustare un cocktail è simile alla degustazione di un vino pregiato. Si differenzia per alcuni aspetti, tuttavia, a causa del contenuto alcolico, che può intorpidire i recettori olfattivi se si annusa il cocktail troppo intensamente.
Il naso: il senso essenziale per il nostro gusto
Un sapore nasce dalla combinazione di tre sensi: l'olfatto, il gusto e il tatto. I cinque sapori che la lingua è in grado di percepire sono: dolce, salato, acido, amaro e umami.
L'olfatto svolge un ruolo essenziale. Abbiamo novemila papille gustative nella bocca, ma abbiamo milioni di recettori olfattivi nelle fosse nasali. Forse non ve ne rendete conto, ma il vostro gusto sarebbe molto scarso se perdeste l'olfatto. Alcune persone affette da COVID lo hanno sperimentato amaramente.
Per rendersene conto, si può fare il seguente esperimento:
Chiudete gli occhi e pizzicate le narici. Chiedete a un amico di mettere sulla lingua un pezzetto di mela e poi un pezzetto di cipolla. Non masticate, ma assaggiate.
Vedrete che l'esercizio non è così semplice. Il nostro gusto è fortemente alterato finché l'aroma non ha avuto la possibilità di attraversare le vie nasali.
Come degustare un cocktail
Per le ragioni appena citate, l'olfatto vi tornerà utile durante la degustazione. Quando si degusta un vino, il primo passo è quello di annusarlo a piccoli intervalli prima di assaggiarlo. Non fatelo con un cocktail! I forti vapori dell'alcol intorpidiscono i vostri recettori olfattivi.
Iniziate tenendo il bicchiere sotto il naso, ma respirando dalla bocca e non dal naso. In questo modo, i forti vapori non verranno attirati nelle vie nasali, ma gli aromi più sottili saliranno.
Anche la fase successiva, la degustazione vera e propria dei cocktail, è un po' diversa dalla degustazione del vino. Non prendete un grosso sorso e non fatelo girare in bocca, soprattutto se intendete assaggiare diversi altri campioni. Può essere una buona idea passare da un bicchiere all'altro per apprezzare le differenze di naso o di aroma prima di iniziare la degustazione vera e propria. Alla fine dell'assaggio, prendete una piccola quantità di spirito e mettetela al centro della lingua. Lasciatela rotolare lentamente intorno alla lingua da un lato all'altro e dall'indietro all'avanti, toccando tutti i diversi recettori del gusto per il dolce, l'amaro, il salato e l'acido situati sulle diverse parti della lingua.
Bicchieri adatti alla degustazione
Il bicchiere che i professionisti utilizzano per la degustazione dei liquori è un piccolo bicchiere con gambo, con una coppa rotonda e una sommità a forma di camino. I vapori dell'alcol vengono intrappolati nel bicchiere, ma il naso caratteristico del liquore si alza. Tuttavia, per la degustazione di un cocktail va bene anche un semplice bicchiere da vino.
Combinazione di cocktail e cibo
Spesso si pensa che solo il vino possa essere abbinato al cibo e che i cocktail debbano essere consumati prima o dopo il pasto. Tuttavia, la situazione sta cambiando e alcuni ristoranti si sono specializzati nell'abbinare i piatti gourmet ai cocktail.
Uno dei vantaggi di abbinare i cocktail al cibo è che possono accogliere un'ampia gamma di sapori piuttosto che un solo piatto o ingrediente. Quando create i vostri cocktail da abbinare al cibo, cercate un equilibrio tra il matrimonio e l'attenuazione dei sapori; l'acidità del drink può aiutare a smorzare il carattere grasso di alcuni cibi, mentre l'introduzione di elementi floreali ed erbacei in un drink può esaltare le sottili note salate o vegetali di antipasti e dessert.
Come per il vino, esistono alcune regole di base da seguire per garantire l'equilibrio tra la bevanda e il piatto.
FAQ
Come riconoscere un cocktail di qualità?
Abbiamo scritto un articolo su come creare un cocktail e su quali elementi rendono buono un cocktail.
Come si fa a sapere quale cibo si abbina bene a un cocktail?
Oltre alle regole definite sopra, spesso consigliamo sulle nostre ricette di cocktail, piatti che possono accompagnare il cocktail.
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